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"Riconoscendo nel cavallo l’immagine dinamica per eccellenza, (Leonardo) ne fa il simbolo della città che lo ospita", sottolineava bene il Prof. Carlo Pedretti. Il premio della statuetta milanese che il genio di Vinci disegnò 500 anni fa, è divenuto ormai un simbolo prestigioso e internazionale del cinema del nostro tempo.
Da anni il Cavallo di Leonardo Da Vinci non solo rappresenta Milano nel mondo dei cineasti di successo internazionali, ma soprattutto è simbolo di un pensiero che subito ci riconduce al Rinascimento, laddove gli artisti, sulla via dei nuovissimi effetti speciali di allora, le tcniche di rappresentazione tridimensionali, concentravano la propria creatività su "come" raccontare; e, seppur strabiliando con i loro effetti speciali, in un cosmo di prospettive 3D, rimanevano fermi sulla narrazione, sul racconto. Sulla storia. Non vi è dunque riconoscimento migliore per i maestri dell'arte cinematografica, sempre caratterizzata da evoluzione continua, rapida e costante, similitudine dell'energia creativa di cui il Cavallo si fa emblema.
Il cinema deve intrattenere per vivere, ma vive per raccontare. La visione con occhiali 3D, nuove tecniche di ripresa e il digitale coinvolgono il pubblico superando gli orizzonti della cinematografia, cancellando quasi totalmente il confine tra realtà ed immaginazione, ma l’unico effetto speciale che rende veramente speciale un film rimane la storia. Ed è come la si racconta che ne fa vivere il racconto al pubblico; e láddove il miglior effetto speciale di un film è la storia, se non si ha niente da dire -qualsiasi cosa si voglia dire- forse si potrà intrattenere per due ore, dopo di che il film morirà.
Il racconto si narra attraverso gli strumenti propri del cinema (cinematografia, montaggio, recitazione…), con elementi che competono nel raccontare la storia di esseri umani da "dentro". Ed è proprio questa dimensione intima e profonda che cercano di sondare i protagonisti e i filmmaker creatori dei nostri film. Il racconto e umanità. Questo mix è l'essenza della nostra community e delle nostre categorie, che di anno in anno lanciano una vera e propria sfida, con il pubblico, i distributori, e con la stampa.
Preparatevi a vivere emozioni che solo quel cinema è in grado di regalare. Arte cinematografica e intrattenimento, insieme, sono la combinazione che la nostra competizione cerca di premiare. Il Cavallo brilla scoprendo nuovi talenti, premiando la creatività e celebrando un ramo professionale-artistico, che ha ancora molto da dire, vivo e straordinario. Che nessun COVID potrà uccidere. Un'espressione dell'umanità nata nel nostro tempo, resa immortale nelle opere di molti talentuosi.
Non diamoci per vinti quindi, il Cinema ha bisogno di chi lo capisce. E chi lo capisce ha bisogno del Cinema. Un dare-avere morboso e ambizioso che fa sognare ispirando lo spirito umano. Siate visionari, date credito alla visione dei nostri candidati, fatevi trascinare dentro la vita dello schermo e, anche voi, non smettete mai di sognare le vostre storie.
Ci vediamo in sala.
Andrea Galante
Presidente Fondatore
Leonardo Da Vinci Film Society